L'imprevedibile chimica del cuore: "Le affinità elettive"
Sole nascente sul mare, Caspar David Friedrich
Nel 1809, Johann Wolfgang von Goethe compie sessant'anni e decide di celebrare questo evento facendosi un regalo: pubblica il romanzo Die Wahlverwandtschaften, "Le affinità elettive". Il titolo preannuncia l'idea tanto innovativa quanto pretenziosa che è alla base dell'opera: applicare ai rapporti umani e ai mutamenti del cuore le leggi della chimica, per poterne osservare direttamente l'azione e gli effetti. Goethe, infatti, è da sempre un grande appassionato di scienze: elabora una propria teoria dei colori, si interessa di geologia, mineralogia, anatomia e botanica (sono celebri i suoi studi sulla Urpflanze, la pianta primordiale). Il romanzo, dunque, nasce come raccordo e sintesi tra l'anima letteraria e l'anima scientifica dell'autore.
In chimica, per "affinità elettiva" si intende "la proprietà di alcune sostanze di reagire tra loro formando dei composti nuovi". Il composto A-B entra in contatto con il composto C-D e, in seguito a una reazione, si vedrà l'origine di due nuovi composti basati sulla costruzione di nuovi legami. Un elemento abbandona quello con il quale era legato in precedenza perché "attratto" da un altro, verso il quale dimostra una più spiccata tendenza e preferenza. Queste sono le leggi più concrete della natura, ma, come afferma il filosofo Blaise Pascal, "il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce". Le strade attraverso le quali è possibile raggiungere un nuovo equilibrio tra elementi chimici sono molto più tortuose quando si tratta di sentimenti umani, così come più fosche sono le destinazioni finali alle quali esse conducono.
Eduard e Charlotte sono giovanissimi quando si conoscono e si innamorano, formando la coppia più bella e ammirata di corte. Il padre di Eduard, però, nutre per lui ben altre aspirazioni e osteggia l'unione, caldeggiando un matrimonio economicamente più vantaggioso con una donna di età più matura. Così, i due innamorati si separano, sposando altre persone per motivi finanziari, o semplicemente per affetto. Dopo anni, il caso vuole che entrambi restino vedovi e si ritrovino: il vecchio legame si rinsalda più forte di prima e culmina finalmente nel matrimonio. La coppia si trasferisce nel castello di Eduard, dove conduce una vita idilliaca e ritirata. L'equilibrio è perfetto: Eduard si dedica alla misurazione e al miglioramento delle sue proprietà, Charlotte al verde circostante e alla costruzione di una capanna. Le giornate scorrono tranquille e sempre uguali a se stesse, fino all'arrivo di una lettera da parte del Capitano, un amico di vecchia data di Eduard. Si tratta di un uomo di grande valore momentaneamente deposto dalle sue abituali mansioni. Eduard vorrebbe tendergli una mano ospitandolo al castello per qualche tempo, ma Charlotte dimostra tutta la sua contrarietà in proposito: l'arrivo di un terzo elemento "estraneo" turberà certamente quell'equilibrio di coppia così faticosamente raggiunto. La questione è accantonata, ma solo apparentemente. Giunge ben presto una nuova lettera, questa volta dal collegio dove studiano la figlia di Charlotte e la giovane Ottilie, protetta della stessa Charlotte in quanto figlia di una sua amica ormai defunta: nonostante la sua intelligenza, Ottilie continua a collezionare fallimenti ed è in gravi difficoltà. Un periodo di lontananza dal collegio non potrebbe che giovarle. Ancora una volta, Charlotte tituba per la salvaguardia della sua serenità domestica. Eduard, invece, insiste: si potrebbero ospitare contemporaneamente Ottilie e il Capitano, perché la presenza di quattro elementi non condurrebbe ad alcuna conseguenza negativa. Secondo la logica, infatti, potrebbe succedere al massimo che Ottilie e il Capitano si innamorino, dando vita a una nuova unione che non nuocerebbe a nessuno. Dopo alcune resistenze, Charlotte si lascia convincere e i due ospiti giungono al castello. L'intenso lavorio del tempo e l'entrata in gioco delle "affinità" dimostrano l'inconsistenza della logica nei sentimenti umani: Charlotte e il Capitano scoprono di condividere interessi, attività e modi di pensare, Eduard è sempre più attratto dal fascino di Ottilie, una creatura reticente, quasi evanescente, i cui pensieri sono traditi soltanto da piccoli gesti o divengono comprensibili attraverso le pagine del suo diario. I boschi e il lago della proprietà si trasformano nel teatro in cui le affinità entrano in gioco: il Capitano bacia Charlotte, mentre al castello Eduard scopre di essere ricambiato da Ottilie. Dopo questo disvelamento, Eduard e Charlotte trascorrono la notte insieme, pensando ognuno al proprio "elemento" e commettendo un vero e proprio adulterio soltanto con la forza della mente e con l'inclinazione dell'animo. Il frutto di questa notte sarà il piccolo Otto, incredibilmente somigliante al Capitano e con gli stessi occhi di Ottilie.
I nuovi amori sono vissuti in maniera diversa dai protagonisti: Charlotte e il Capitano sono entrambi più razionali e mettono immediatamente da parte ciò che provano in favore di ciò che è giusto, Eduard è un passionale e vuole per sé a qualunque costo l'oggetto dei suoi desideri, Ottilie si rifugia nelle sue emicranie e nel suo silenzio ostinato. Dopo il rifiuto di Charlotte a concedere il divorzio, Eduard si arruola nell'esercito e si distingue spesso per il suo valore sul campo di battaglia. In realtà non è coraggioso, ma soltanto incurante: se non può ottenere Ottilie, nulla ha più senso e tanto vale morire con onore. Dopo l'esperienza in guerra, Eduard si rifugia in un'altra località, il Capitano è già via da tempo nel tentativo di ricostruirsi una vita, mentre Charlotte, Ottilie e il bambino continuano a vivere insieme al castello. Eduard, infatti, promette solennemente di non cercare mai la propria amata a patto che rimanga a vivere al castello sotto la custodia di sua moglie. Quando Ottilie prova ad abbandonare il castello e a ritornare al collegio, Eduard infrange la sua promessa: in due incontri le provoca un indicibile turbamento, in seguito al quale, durante il secondo incontro, il piccolo Otto perderà la vita cadendo nel lago. Il frutto di quella notte di confusione interiore è così eliminato e i pezzi del puzzle potrebbero tornare lentamente al loro posto: Eduard e Charlotte potrebbero finalmente divorziare e congiungersi ai propri rispettivi elementi, creando nuovi legami. Tuttavia, ciò non avviene, a causa del soverchiante senso di colpa di Ottilie, responsabile della dipartita del bambino. I quattro tornano a vivere insieme all'interno del castello, ma Ottilie inizia un suo personale percorso di espiazione, fatto di silenzio, pentimento e digiuno, che la conduce ben presto alla morte. Anche Eduard, disperato, muore poco dopo, ricongiungendosi finalmente all'agognato oggetto dei suoi desideri. La stessa Ottilie aveva scritto tempo prima sul suo diario: "Riposare un giorno accanto a coloro che si amano è la più gradevole prospettiva che l'essere umano può avere quando pensi al di là della vita." Così, ciò che non può realizzarsi durante l'esistenza si concretizza al di là di essa. L'occhio oggettivo dello scienziato ha fallito: che la logica e l'equilibrio governino i processi naturali; la psiche e il cuore umano risponderanno sempre con ostinazione alle proprie leggi, soccorsi all'occorrenza dal destino. E il moto che regola le nostre "affinità elettive" rimarrà un insondabile mistero.
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